Il cervello non smette di "sentire": cosa succede in punto di morte.

Il concetto di limite si sgretolava per accogliere in sé una nuova concezione. Non più impedimento, dunque, ma riscoperta delle proprie potenzialità. Non a caso Socrate consigliava di non perdere tempo in vani passatempi, era bene invece indirizzare la concentrazione verso tutto ciò che si era realmente in grado di compiere. Per i Romani la dipartita veniva considerata impura, al momento del decesso di un congiunto i familiari si occupavano della sepoltura e della purificazione della famiglia stessa. Da sempre il pensiero del trapasso si è acquattato in penombra nell'animo degli esseri umani, suscitando curiosità e al contempo angoscia. Cosa accade al cervello negli ultimi istanti che precedono la morte? A questa domanda hanno cercato di rispondere alcuni ricercatori (guidati da Elizabeth Blundon) dell'università della British Columbia, giungendo alla conclusione che anche quando la fine è prossima e non si risponde più ad alcuno stimolo, il cervello continua a sentire l